Cosa significa socializzare?
Il primo concetto che devo farvi capire è quello di socializzazione. Queste due razze infatti, avendo un passato di ex combattenti ne hanno particolare bisogno.
“Socializzare” un cucciolo significa farlo entrare in contatto con esseri viventi, oggetti, ambienti e rumori durante la fase di socializzazione, cioè una finestra di vita che va dalla loro presenza nella pancia della mamma fino a circa 4 mesi di vita.
Chi provvede?
Ovviamente fino ai 2 mesi di vita il compito di procedere con una corretta socializzazione spetta all’allevatore, inteso in questo caso come il proprietario della mamma dei cuccioli, anche il privato nel momento in cui decide di fare accoppiare la sua femmina deve prendersi la responsabilità in toto della crescita dei cuccioli, anche della parte psicologica.
E poi..?
Arrivato a casa il cucciolo, invece, spetta al nuovo proprietario impegnarsi a portare avanti il lavoro di socializzazione. Ciò non significa portare il cucciolo in tutte le situazioni ricche di stimoli e lasciarlo allo sbaraglio e alla mercé degli eventi. Significa fargli fare esperienza controllando che la situazione non diventi negativa o che possa creare timori nel piccolo, ma che sia sempre percepita come qualcosa di positivo.
Con l’essere umano
La socializzazione con l’essere umano è per l’Amstaff e lo Staffy la più semplice, in quanto essi hanno una naturale propensione ad essere molto socievoli con noi esseri a 2 zampe.
Vanno indirizzati a cercarci nel modo corretto, senza saltare addosso, inserendo il comando “seduto” per evitare una volta adulti e pieni di forza fisica di avere problemi nella gestione.
La socializzazione con l’essere umano deve comprendere ogni tipo di persona, uomini, donne, bambini, anziani, persone portatrici di handicap, sulle sedia a rotelle, passeggini, persone di colore…
Con altri cani
Maggiore impegno e costanza richiederà la socializzazione con altri cani, che devono essere equilibrati, e ovviamente di razza diverse, taglie grandi, medie, piccole, con pelo corto e lungo, maschi e femmine, cani che hanno la coda integra o tagliata (la comunicazione tra cani in quest’ultimo caso diventa più difficile) anche qualche tipo estremo come ad esempio i bulldog, che diciamo hanno una forma molto particolare, cuccioli, adulti e anziani.
Teniamo presente che arrivati all’età della maturazione sessuale, soprattutto i maschi, ma anche alcune femmine, tenderanno non tollerare altri cani dello stesso sesso, soprattutto se di taglia uguale o superiore al nostro cane.
In altri ambienti
La socializzazione prevede anche il conoscere animali di specie diverse, ad esempio, gatti, cavalli, pappagalli, anche qui dovremo fare molta attenzione che l’esperienza sia positiva e controllata e che l’altro animale sia sereno e tranquillo. Le specie di animali che il cucciolo non conoscerà nel periodo della socializzazione verranno poi considerate prede o predatori.
Infine c’è la socializzazione ambientale, bisogna quindi frequentare con il cucciolo ambienti diversi, dalla tranquilla campagna al centro città, dalla fiera di paese alla metropolitana, dalla casa dell’amico al ristorante. Più posti il cucciolo conosce, minori problemi ad accompagnarci ovunque avrà da adulto.
piccoli consigli…
Classe per cuccioli
Posso consigliare di frequentare una “puppy class” o classe per cuccioli presso un buon educatore che concentrerà le lezioni su esperienze positive per la socializzazione, aiutandovi in questo compito importantissimo e di fondamentale importanza per avere in futuro un cane equilibrato e sereno.